Tesy GCV9S (L) 15044 20 B11 TSRP [27/100] Per evitare infortuni all utente e a terzi in caso si verificassero difetti al sistema di fornitura di acqua calda lo scaldabagno deve essere installato in lo...

Tesy GCV 3035 12 B11 TSR [27/100] Per evitare infortuni all utente e a terzi in caso si verificassero difetti al sistema di fornitura di acqua calda lo scaldabagno deve essere installato in locali aventi isolamento idrico sul pavimento e drenaggio nella canalizzazione non lasciare mai sotto l apparecchio oggetti che non siano idrorepellenti se montate lo scaldabagno in locali che non hanno l isolamento idrico è necessario fare una vasca di protezione sotto di esso con drenaggio verso la canalizzazione
Italiano Gebrauchsanleitung und pege 27
IT
IV. DESCRIZIONE E PRINCIPIO DI AZIONE
Il prodotto è costituito da un corpo in metallo, una angia nella parte
inferiore (per gli scaldabagno ad installazione verticale) o laterale
(per gli scaldabagno ad installazione rizzontale), annello protettivo in
plastica e valvola di sicurezza.
1. Il corpo consiste in un serbatoio in metallo la cui struttura esterna
è isolata da poliuretano ad alta densità ed ecologicamente sicuro,
più l‘allacciamento idraulico da G ½“ per l‘entrata di acqua fredda
(segnalato dall‘anello blu) e per l‘uscita di acqua calda (segnalato
dall‘anello rosso).
Il serbatoio si dierenzia a seconda del modello e può essere di due tipi:
in metallo protetto dalle corrosioni da uno speciale rivestimento
interno in vetro ceramica
in acciaio inossidabile
Gli scaldabagno verticali possono essere equipaggiati da uno
scambiatore di calore incorporato (serpentina). Tale scambiatore ha
l‘entrata e l‘uscita laterale per l‘alimentazione termoidraulica da G ¾“.
2. Sulla angia è montata resistenza elettrica di riscaldamento
La angia è equipaggiata da: resistenza elettrica e termostato. Gli
scaldabagni con rivestimento vetro ceramico sono equipaggiati con un
anodo al magnesio. Lo scaldabagno elettrico è utilizzato per riscaldare
l‘acqua all‘interno del suo serbatoio -ed è regolato dal termostato,
che automaticamente mantiene la temperatura impostata. L’attrezzo
dispone con impiantato modulo di protezione contro surriscaldamento
(disinfestatore termico), che disinnesta la resistenza di riscaldamento
dalla rete elettrica, quando la temperatura dell’acqua assume valori
troppo elevati.
3. La valvola di non ritorno evita il ritorno in rete del contenuto del
serbatoio qualora si dovesse vericare l‘interruzione del servizio di
erogazione da parte dell‘Ente preposto. (Acquedotto) La valvola di
sicurezza protegge lo scaldabagno nel caso in cui la pressione dell‘acqua
dovesse superare il valore consentito l’acqua si dilatta e attraverso
l‘apertura della valvola permette lo sato della pressione in eccesso.
La valvola di sicurezza non può preservare lo scaldabagno nel
caso in cui la pressione dell‘acqua superi i valori che la sua
struttura può sopportare.
V. INSTALLAZIONE E ACCENSIONE
Tutti i lavori tecnici e di montaggio devono essere eseguiti da
tecnici competenti. Si denisce tecnico abilitato una persona
che ha le rispettive competenze conformemente al regolamento
normativo del rispettivo stato.
1. Montaggio
Raccomandiamo l‘installazione dello scaldabagno il più vicino possibile
ai punti in cui l‘acqua calda è maggionnente utilizzata, in modo da
ridurre le perdite di calore durante l‘alimentazione. Nel caso in cui
venga montato in un bagno, è necessario scegliere un‘area in cui lo
scaldabagno non possa essere raggiunto dagli spruzzi d‘acqua.
L‘apparecchio viene asso al muro attraverso dei tasselli, montati sul
suo corpo (se questi nono sono stati ssati in anticipo, devono essere
montati attraverso i bulloni applicati). Il montaggio avviene attraverso
due ganci (min.D 10 mm) ssati bene al muro (non sono stati inclusi
nel corredo di montaggio). La costruzione del tassello portante, negli
scaldabagni dal montaggio verticale è universale e consente che la
distanza fra i ganci sia da 220 a 300 mm - g. 1a. Per gli scaldabagno ad
installazione orizzontale le distanze fra i ganci sono diverse per i diversi
volumi e sono indicati nella tavola 1.3 alla g. 1c.
Nei modelli a montaggio sul pavimento, il ssaggio può essere fatto
attraverso bulloni inseriti nel pavimento. La distanza fra i tasselli di
ssaggio per i diversi volumi, è indicata nella tavola 1 alla g. 1b.
Per evitare infortuni all‘utente e a terzi, in caso si
vericassero difetti al sistema di fornitura di acqua calda,
lo scaldabagno deve essere installato in locali aventi isolamento
idrico sul pavimento e drenaggio nella canalizzazione. Non
lasciare mai, sotto l’apparecchio, oggetti che non siano
idrorepellenti. Se montate lo scaldabagno in locali che non hanno
l’isolamento idrico, è necessario fare una vasca di protezione sotto
di esso con drenaggio verso la canalizzazione.
Nota: la vasca di protezione non rientra nel corredo e viene scelta
dall’utente.
2. Alimentazione idraulica dello scaldabagno
Fig. 3a - per montaggio verticale , 3b per montaggio orizzontale,
Fig. 3c - per montaggio sul pavimento
Ove: 1 - Tubo d’entrata; 2 - valvola di sicurezza; 3 - valvola riducente
(quando la pressione nell’acquedotto è superiore allo 0,6 MPa); 4-
rubinetto dell’acqua; 5 – imbuto collegato alla canalizzazione; 6-tubo di
gomma; 7 – rubinetto di svuotamento dello scaldabagno
Collegando lo scaldabagno alla rete idrica, si devono prendere in
considerazione i segni /anelli/ colorati che sono indicati sui tubi
dell’apparecchio: blù - per l’acqua fredda /d’entrata, rosso - per l’acqua
calda d’uscita.
È obbligatorio installare la valvola di non ritorno, con la quale è
stato acquistato lo scaldabagno.
La valvola si installa all’entrata dell’acqua fredda, in conformità alla freccia
sul suo corpo, che indica la direzione dell’acqua fredda in entrata. Non è
ammessa l’installazione di altre rubinetterie fra la valvola e l’apparecchio.
Eccezione: Se le regolazioni (le norme) locali richiedono l’utilizzo di
un’altra valvola di sicurezza oppure un meccanismo (corrispondente
a EN 1487 o EN 1489), essi devono essere comprati in aggiunta. Per i
meccanismi corrispondenti a EN 1487 la pressione massima di lavoro
che è dichiarata deve essere 0.7 MPa. Per altre valvole di sicurezza, la
pressione a cui sono calibrate deve essere con 0.1 MPa sotto quella
marcata sulla targhetta dell’impianto. In questi casi la valvola di ritorno e
di sicurezza consegnata insieme all’impianto non deve essere utilizzata.
La presenza di altre /vecchie/ valvole di non ritorno può
portare ad una rottura del vostro apparecchio, eperciò queste
devono essere eliminate.
Non si ammette altra attrezzatura di intercettazione fra la
valvola di ritorno e di sicurezza (il meccanismo di sicurezza) e
l’impianto.
Non è ammesso l’avvitamento della valvola a lettature con la
lunghezza superiore ai 10 mm., altrimenti ciò potrebbe
comportare a un guasto irreparabile della vostra valvola ed è anche
pericoloso per lo scaldabagno.
Con boiler per montaggio verticale la valvola di sicurezza deve
essere collegata al tubo d’ingresso a tolto panello in materiale
plastico dell’attrezzo.
La valvola di ritorno e di sicurezza e la tubatura da essa verso
lo scaldabagno devono essere protetti contro congelamento.
In caso di drenaggio con un tubo di gomma – la sua estremità libera
deve essere sempre aperta verso l’atmosfera (non deve essere immersa).
Anche il tubo di gomma deve essere protetto contro congelamento.

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